Il Movimento Azzurro non intende
partecipare allo sciacallaggio che responsabili di enti ed associazioni,
nazionali e locali, hanno fatto su questa tragedia. La gravità del
dissesto idrogeologico in Italia è ben conosciuta da tutti, come
altrettanto nota è la incapacità a promuovere una vera iniziativa
di prevenzione e di protezione. La confusione nella distribuzione delle
competenze fra organi di governo, regioni, enti locali, organismi tecnici
pubblici e privati, assistenze e volontariato è massima, ma in fondo
crea vantaggi per tutti ed è tollerata da tutti. Le autorità
di bacino previste dalla legge n. 183 del 1989, a parte le difficoltà
di rapporti con lo Stato e gli altri enti, operano comunque con parametri
e per bacini territoriali che non corrispondono alle esigenze di tutela
come è nel caso, ad esempio, dei bacini della Lucania, dell’Irpinia,
del Salernitano. Per questo il Movimento Azzurro è d’accordo con
il segretario generale dell’Autorità di Bacino della Basilicata
il quale afferma che bisogna assumere il vincolo idrogeologico (vedi
R.d.L n. 3267 del 1923) come parametro di riferimento su tutto il
territorio nazionale. In generale bisogna cogliere questo momento
politico di riforma dello Stato per promuovere una protezione civile che
non sia soltanto ancorata ad una funzione di coordinamento ma che sia dotata
di responsabilità e mezzi propri. Inoltre occorre che la politica
sul territorio:
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